La tua linea di produzione è pronta per il futuro vegetale degli alimenti?
L’importanza dei sistemi di miscelazione nella produzione di sostituti vegani della carne
Poiché la domanda di alternative sane, etiche e gustose all’agricoltura animale continua a crescere, il mondo dell'industria alimentare sta assistendo a cambiamenti importanti. Dalle start up vegane ad alcuni dei nomi più famosi nel settore della lavorazione della carne, le aziende dell'industria alimentare di ogni tipo stanno investendo nella produzione di alimenti a base vegetale simili a carne, latticini e uova.
Soddisfare le esigenze della produzione senza carne
Ma soddisfare questa crescente domanda di prodotti a base vegetale comporta delle sfide. Dopotutto, il pubblico di questi alimenti non sono i vegani o i vegetariani, ma gli onnivori che vogliono ridurre il consumo di prodotti animali. Ed è un pubblico in forte crescita. Fare appello a questa fascia demografica di flexitariani significa creare alimenti a base vegetale che non solo assomiglino a prodotti di origine animale, ma che siano anche sani e convenienti da produrre. Per raggiungere questo obiettivo sono necessari notevoli investimenti sia nello sviluppo di nuovi prodotti che nei sistemi di lavorazione. Questo articolo di amixon GmbH vuole fornire approfondimenti sulle difficoltà incontrate dai produttori di alimenti a base vegetale e su come i sistemi di miscelazione soddisfano le esigenze di questo settore di mercato in rapida crescita. I miscelatori industriali sono uno strumento fondamentale nella produzione di alimenti di origine vegetale perché aiutano i produttori a sviluppare nuove formulazioni di prodotti, garantire l'igiene e scalare i processi per raggiungere la massima efficienza e redditività.
Il futuro vegetale dell'industria alimentare
I recenti eventi hanno reso sempre più chiaro che l’attuale agricoltura animale industrializzata è insostenibile. Una crescente consapevolezza degli impatti ambientali, dei rischi di biosicurezza, delle condizioni pericolose sul posto di lavoro e delle questioni relative al benessere degli animali, relativamente alla produzione di proteine animali, sta mettendo in moto una serie di importanti cambiamenti nelle abitudini alimentari dei consumatori.
L’aumento dei flexitariani
Le alternative vegetali alle proteine animali esistono da molti anni, ma fino a poco tempo fa erano destinate soprattutto al consumo vegano e vegetariano di nicchia. Mentre il numero di vegani e vegetariani è moltiplicato nell'ultimo decennio, i cambiamenti più significativi nel mondo dell'industria alimentare sono guidati dai flexitariani: una popolazione di consumatori in rapida crescita in paesi industrializzati che cercano di ridurre, ma non eliminare, i prodotti animali dalle loro diete. Secondo un sondaggio del 2019 sui consumatori di quattro continenti, il 27% degli intervistati si riconosce in questa affermazione: «Sto cercando di ridurre il consumo di carne». Questi consumatori hanno citato moltissime ragioni a sostegno della loro decisione: dalla salute, alle preoccupazioni ambientali, al benessere degli animali (cfr. Euromonitor 2019).
- Nel 2019, in una famiglia statunitense su tre almeno una persona seguiva volontariamente una dieta vegana, vegetariana, pescataria o flexitariana. (cfr. FMI 2019)
- L'aumento delle vendite negli Stati Uniti di alternative a base di carne vegetale tra il 2018 e il 2019 è stato del 19,2% (cfr. FMI 2019).
- Nel 2018, nei negozi di alimentari tedeschi i prodotti con etichette vegane disponibili erano il 240% in più rispetto al 2013 (cfr. Mintel 2018).
- Il 16% dei nuovi prodotti alimentari lanciati nel Regno Unito nel 2018 sono vegani (cfr. Deloitte 2019).
Il cibo vegetale è più di una tendenza
Il potere d'acquisto dei consumatori interessati ha sicuramente giocato un ruolo importante nel convincere le aziende del settore alimentare a espandere la produzione di alimenti a base vegetale. Tuttavia, ci sono anche altri imperativi economici ad alimentare l’aumento di prodotti che non derivano dalla carne. Gli esperti ci avvertono che l'attuale modello di agricoltura animale richiede troppe risorse su base calorica per nutrire la crescente popolazione mondiale. Invece di sfruttare la terra per piantare, bagnare e raccogliere i vegetali necessari a nutrire il bestiame, bisognerebbe utilizzarla per coltivare vegetali per gli esseri umani, che fornirebbero da tre a cinque volte più calorie (cfr. GRAIN & IATP 2018). Per molte aziende del settore alimentare, espandere la propria offerta di prodotti a base vegetale significa assicurare la propria attività economica a fronte della diminuzione delle risorse naturali. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ci ha permesso di esaminare in maniera approfondito sia le vulnerabilità economiche sia i rischi per la sicurezza associati all'agricoltura intensiva. Con la dilagante diffusione dell'infezione tra i lavoratori degli impianti di lavorazione della carne e i fallimenti della catena di approvvigionamento, il bestiame è diventato uno dei prodotti più precari dell'economia dei nostri giorni. Inoltre, è noto che la produzione e la lavorazione della carne presentano rischi di biosicurezza, dalle malattie zoonotiche alla resistenza agli antibiotici, che potrebbero innescare la prossima pandemia mondiale (cfr. FAIRR 2020).
Investire nella produzione senza derivati animali
Tra la crescente domanda, le questioni relative all'efficienza delle risorse e le minacce alla biosicurezza, tutti i segnali indicano che gli alimenti a base vegetale saranno il futuro dell'industria alimentare. E gli investitori se ne stanno accorgendo. Negli ultimi anni, un certo numero di start up vegane sono salite alle stelle, collaborando con alcuni dei più grandi marchi di ristorazione del mondo e diventando loro stesse marchi famosi. Hamburger di origine vegetale che “sanguinano”, sostituti vegani delle uova, formaggi artigianali senza latticini... questo è un settore di mercato innovativo. Queste società imprenditoriali stanno ricevendo sostegno finanziario da investitori privati di alto profilo e governi federali (cfr. Deloitte 2019).
Ma non sono solo le start-up che stanno costruendo le strutture necessarie per sostenere il futuro vegetale dell'industria alimentare. Marchi globali come Danone, Nestlé e Unilever si sono mossi per acquisire marchi di produzione alimentare a base vegetale più piccoli in modo da diversificare i propri prodotti (cfr. Deloitte 2019).
Anche alcuni dei più grandi nomi della carne stanno approfittando di questo momento per espandersi in prodotti senza derivati animali. 15 dei 60 maggiori produttori mondiali di proteine animali hanno già investito nella produzione di proteine vegetali, una mossa che i loro investitori considerano necessaria per sostenere la crescita e la redditività, ridurre i rischi di malattie zoonotiche e la resistenza agli antibiotici, e migliorare la capacità dell'azienda di rimanere competitiva nonostante la riduzione delle risorse (cfr. FAIRR 2020).
Hamburger di origine vegetale che sanguinano, sostituti vegani delle uova, formaggi artigianali senza latticini... questo è un settore di mercato innovativo.
Le sfide della produzione di carne senza carne
Sebbene la produzione di sostituti della carne di origine vegetale possa presentare una serie di vantaggi economici rispetto alle proteine animali, i produttori e i trasformatori che desiderano espandersi in questo fiorente mercato dovrebbero essere pronti ad affrontare alcune sfide. È necessario investire risorse significative nello sviluppo di nuovi prodotti e nelle prove di lavorazione al fine di creare prodotti che siano conformi alle diverse definizioni di «vegano», che soddisfino le aspettative dei consumatori e che possano essere scalati a un volume redditizio.
Fare appello a una base di consumatori flexitariani
I consumatori che cercano di ridurre i prodotti animali dalla loro dieta, ma senza eliminarli, sono spesso alla ricerca di alternative vegane convenienti. Per poter essere dei sostituti della carne a tutti gli effetti, i prodotti a base vegetale dovrebbero soddisfare ciascuna delle seguenti voci:
Assomiglia alle proteine animali per gusto, consistenza e aspetto
Se l'obiettivo è convincere più persone a mangiare meno carne, i sostituti a base vegetale non devono lasciare nulla a desiderare in termini di esperienza alimentare. Ma ottenere un prodotto vegano che abbia l'aspetto, il sapore e la consistenza della carne è in generale un processo complesso fatto di diversi passaggi e decine di ingredienti. Oltre a sviluppare e mettere a punto queste ricette, i produttori di alimenti a base vegetale devono anche possedere i macchinari necessari per ottenere i risultati desiderati.
Il cibo vegetale può essere preparato proprio come quello di origine animale.
Mentre i vegani e i vegetariani convinti possono essere disposti a immergere, maneggiare, condire e soprattutto preparare fonti proteiche alternative, la maggior parte dei flexitariani è alla ricerca di alternative a base vegetale facili da cucinare. Ad esempio, per alcune fasce demografiche il trito vegetale che funge da sostituto della carne macinata può essere migliore di prodotti come il tofu. Nello sviluppo di prodotti a base vegetale, i produttori devono considerare quanto sia facile integrato il prodotto nelle abitudini alimentari di un flexitariano. Di solito, i prodotti a base vegetale pronti da cuocere richiedono molta lavorazione.
Salutare e nutriente
Una dieta sana è fra i principali fattori che motivano le persone a ridurre il consumo di prodotti animali. Nonostante i prodotti con etichetta vegana godano in genere di maggiore prestigio rispetto a quelli di origine animale, alcuni consumatori sono particolarmente critici quando valutano il valore nutrizionale delle alternative vegetali. Alcuni acquirenti potrebbero rifiutare prodotti che giudicano troppo elaborati, con ingredienti sconosciuti, con un contenuto di sale eccessivo o senza vitamine e minerali essenziali.
Economici
Il prezzo gioca un ruolo importante nelle decisioni di acquisto dei consumatori di qualsiasi fascia di reddito. Gli alimenti a base vegetale devono competere con i prezzi bassi delle tradizionali fonti di proteine animali proprio perché questi prodotti sono progettati in contesti altamente industrializzati per essere il più possibile economici. L'approvvigionamento sicuro ed efficiente delle materie prime e i metodi di lavorazione provati sono fondamentali per ridurre il prezzo degli alimenti a base vegetale.
Scalare la produzione in modo redditizio
Nell'industria alimentare a base vegetale non mancano gli innovatori appassionati né la domanda dei consumatori. In questo mercato, i principali ostacoli al successo risiedono invece nell'incremento della produzione per soddisfare le richieste del momento. I leader del settore degli alimenti vegetali riguardo alle sfide della produzione in scala:
“Abbiamo tutti ottimi prodotti e c'è ancora margine per innovare. Ma va a scalare. In base alla direzione che sta prendendo il mercato, servono delle fabbriche enormi”.
Heather Mills, fondatrice di VBites (citata in Ridler 2019).
“È stato molto più difficile e costoso di quanto pensassi. Alla fine ci sono voluti ben più di quattro anni per trovare [una pianta] che si strapazzasse come le uova, più altri due anni per trovare un modo per scalare il prodotto e venderlo al supermercato.”
Josh Tetrick, fondateur de JUST Egg (cité dans Watrous 2020)
“Se non stiamo attenti logoreremo la catena di approvvigionamento e non saremo più in grado di fornire i prodotti”.
Laith Wahbi, Direttore Tecnico Globale della Savoury Business Unit di Firmenreich (citato in Ridler 2019)
Essendo un'industria di lunga data, le aziende di trasformazione degli alimenti nel settore dell’agricoltura animale dispongono già delle infrastrutture per l'approvvigionamento, il trasporto, la lavorazione e la fornitura di un enorme volume di carne, uova e latticini. Essendo relativamente recenti, molti produttori di alimenti a base vegetale stanno lottando per procurarsi con successo vari ingredienti e per lavorarli su larga scala.
In generale, i produttori di alimenti vegani hanno il semplice vantaggio di avere più scelta; infatti le fonti proteiche di origine vegetale sono più di quelle di origine animale. Anche se la diversità delle proteine di origine vegetale può in teoria rendere la catena di approvvigionamento vegana più resistente a interruzioni improvvise e radicali, attualmente non ci sono molte fonti proteiche a base vegetale con un volume di produzione e un prezzo tali da poter competere con la grande macchina dell'agricoltura industriale.
A breve termine, i produttori di alimenti a base vegetale possono fare affidamento su piselli e soia, due fonti proteiche versatili già prodotte su vasta scala, invece che investire nella costruzione di una catena di approvvigionamento sicura e diversificata che coinvolge molti stabilimenti (cfr Ridler 2019). Ma un'ulteriore diversificazione è necessaria affinché l'industria alimentare a base vegetale raggiunga il picco di sostenibilità ambientale ed economica a lungo termine (cfr. Askew 2019).
Ma oltre agli investimenti in una rete più ampia di catene di approvvigionamento più piccole e variegate, anche i produttori di alimenti a base vegetale devono sviluppare i propri processi di produzione. Le ricette a base vegetale richiedono sia un'ampia messa a punto sia attrezzature ad alte prestazioni per replicare i prodotti di origine animale in termini di gusto, consistenza, aspetto e modalità di cottura. E poiché diverse materie prime richiedono trattamenti diversi per ottenere un risultato uniforme, il processo di produzione degli alimenti a base vegetale può variare in modo significativo da una ricetta all'altra.
Mancanza di definizioni standardizzate
Ma una volta che un produttore di alimenti a base vegetale ha messo in funzione la propria catena di approvvigionamento e gli impianti di lavorazione, deve ancora fare i conti con il fatto che questa nuova industria in rapida crescita è destinata a subire importanti cambiamenti normativi nei prossimi anni.
Ad oggi, i principali mercati mondiali non hanno definizioni legalmente vincolanti o standard unificati per termini come «vegetariano», «vegano» e «vegetale». Pertanto, ci sono ancora molte domande aperte su ciò che si qualifica come prodotto «vegano». La presenza di tracce di ingredienti di origine animale invalida la dicitura “vegano”? I prodotti con indicazioni vegane devono essere preparati in strutture dedicate? In caso contrario, quali controlli devono essere effettuati per garantirne la conformità?
Un numero crescente di produttori e trasformatori di alimenti nel settore vegetale lavora con enti di certificazione internazionali, come V-Label o Vegan Society, che controllano i processi e forniscono un logo registrato per i prodotti. Ma per ora molte dichiarazioni vegane o vegetariane presenti sulle confezioni non sono soggette alle stesse qualifiche di processo come i termini «biologico» o «a basso contenuto di grassi».
Questa mancanza di chiarezza ha generato confusione e preoccupazione tra i consumatori e i rappresentanti. Negli ultimi anni si sono verificati numerosi casi preoccupanti in cui è stato dimostrato che alcuni prodotti a marchio vegano erano contaminati da ingredienti di origine animale (cfr. Unione Vegetariana Europea 2019). Questi casi, oltre alla questione etica, richiamano l’attenzione sul fatto che alcuni consumatori presumono pericolosamente che le etichette vegane o vegetariane possano essere utilizzate per evitare i comuni allergeni alimentari, come latticini e uova (cfr Sage 2019).
L'Unione Europea sta attualmente lavorando allo sviluppo di definizioni standardizzate per queste etichette. Nel frattempo, gli esperti di sicurezza alimentare raccomandano che i marchi alimentari del mercato vegetale valutino attentamente le proprie dichiarazioni e le proprie strategie di produzione (cfr. Sage 2019). I marchi che intendono continuare a utilizzare le diciture “vegano” e “vegetale” dovrebbero essere pronti a esaminare tutti i fattori di rischio presenti nei loro stabilimenti e che potrebbero invalidare tali diciture. Soprattutto per i marchi che attualmente utilizzano strutture miste, potrebbe presto essere necessario investire in fabbriche e attrezzature dedicate per i prodotti alimentari a base vegetale.
Il ruolo dei miscelatori nella produzione alimentare a base vegetale
I sistemi di miscelazione ad alte prestazioni sono fondamentali sia per la produzione che per lo sviluppo di ricette di molte fonti di proteine vegetali. I miscelatori utilizzati nella produzione alimentare a base vegetale devono essere efficaci, ma anche flessibili e altamente igienici. La scelta del miscelatore giusto (o dei miscelatori giusti) per gli impianti di produzione alimentare vegana non solo garantirà che i prodotti siano sicuri e di alta qualità, ma può anche aiutare i produttori alimentari a sviluppare ricette innovative a base vegetale.
La miscelazione è tra le fasi più decisive dell'intero processo produttivo in termini di impatto sulla qualità del prodotto, in particolare per i sostituti della carne a base vegetale.
Miscelazione e qualità del prodotto
In generale, la produzione di sostituti della carne a base vegetale comporta molte fasi di lavorazione. La miscelazione è tra le fasi più decisive dell'intero processo produttivo per via dell’impatto sulla qualità del prodotto, in particolare per i sostituti della carne a base vegetale.
La maggior parte dei sostituti della carne viene prodotta bagnando e poi estrudendo una miscela proteica secca. Questa miscela di base può spesso contenere più di 30 componenti diversi, e ogni ingrediente può svolgere una funzione distinta: spezie, esaltatori di sapidità, conservanti, leganti, vitamine e minerali, addensanti, texturizzanti, emulsionanti, lipidi, aromi, agenti lievitanti, coloranti e stabilizzatori, solo per citarne alcuni. Se nella miscela alcuni ingredienti non sono adeguatamente omogeneizzati, i prodotti ottenuti potrebbero avere seri problemi di qualità.
Ma ottenere una miscela omogenea è di per sé una sfida. Gli ingredienti da miscelare utilizzati nella produzione di alimenti a base vegetale hanno proprietà fisiche che variano enormemente in termini di umidità, densità, dimensione delle particelle, reologia e stabilità. Un processo di miscelazione che comporta un eccessivo taglio e/o agitazione può frantumare le delicate strutture delle particelle, che devono essere preservate affinché il prodotto coaguli adeguatamente e raggiunga una consistenza fibrosa e carnosa.
I miscelatori amixon® sono progettati appositamente per ricette difficili come queste. Ad esempio, il miscelatore a doppio albero HM di amixon® offre una soluzione particolarmente delicata ma efficace per lavorazioni ad alto volume nella produzione di alimenti a base vegetale.
La camera di miscelazione del miscelatore HM è costituita da due cilindri fusi insieme. Ogni cilindro contiene uno strumento di miscelazione a spirale con una leggera inclinazione di 30°. Le pale elicoidali inclinate raccolgono le polveri ai lati della camera di miscelazione e lo convogliano verso l'alto. Una volta arrivate in alto, le polveri scendono verso il basso lungo gli alberi miscelatori.
Questo movimento genera una corrente tridimensionale negli spazi tra il flusso che sale ai lati della camera di miscelazione e il flusso che scende al centro. La vera miscelazione, cioè le particelle che cambiano posizione l'una con l'altra, avviene tra questi due macroflussi. Questa operazione di miscelazione priva di spazi morti è particolarmente delicata ed efficiente dal punto di vista energetico, con una qualità di miscelazione tecnicamente ideale in appena 20-90 giri.
Processi flessibili e sviluppo di nuovi prodotti
Con l'espansione del mercato vegetale, i consumatori vegetariani, vegani e flexitariani si aspettano di avere a disposizione un'enorme varietà di fonti proteiche a base vegetale. E mentre cercano i loro sostituti preferiti di carne, uova e latticini, molti consumatori non vedono l’ora di provare nuove ricette a base vegetale. Prendiamo ad esempio l'enorme gamma di bevande vegetali oggi sul mercato, con ricette basate su un'ampia varietà di frutta secca, semi e cereali. Per offrire una tale diversità di alimenti a base vegetale, i produttori devono disporre di attrezzature flessibili. I miscelatori amixon® sono esemplari in questo senso, poiché in grado di lavorare materie prime molto diverse e nelle condizioni più disparate.
Ampia gamma di funzioni di lavorazione: Molti modelli di miscelatori amixon® possono svolgere una serie di lavorazioni diverse, come l’essiccazione, la reazione, il rivestimento, l’omogeneizzazione, la dispersione, il condizionamento, la disagglomerazione e l’agglomerazione.
Impostazioni regolabili con precisione: Dal tempo di permanenza, alla velocità di miscelazione, alla pressione atmosferica, quasi ogni aspetto del processo di miscelazione può essere calibrato in base ai precisi requisiti della lavorazione da eseguire. Per questo motivo, i vari modelli di miscelatori amixon® possono ospitare materiali con caratteristiche molto diverse, dalle polveri secche alle creme viscose.
Livelli di riempimento variabili: I miscelatori amixon® possono raggiungere risultati di miscelazione eccellenti e uniformi con livelli di riempimento fino al 10%, offrendo la possibilità di produrre volumi di prodotti diversi utilizzando gli stessi macchinari di miscelazione.
La flessibilità offerta dai miscelatori amixon® è estremamente preziosa dal punto di vista dello sviluppo di nuovi prodotti, e offre ai produttori di alimenti di origine vegetale la possibilità di testare facilmente piccoli lotti di ricette sperimentali. E per gli impianti che producono qualsiasi quantità di prodotti con ricette diverse, un singolo miscelatore amixon® può lavorare efficacemente ricette diverse.
Produzione continua di sostituti della carne a base vegetale
In generale, i produttori di alimenti a base vegetale che operano con volumi elevati preferiscono i processi di produzione continua automatizzati grazie alla loro economicità. Tuttavia, un processo completamente continuo è difficile da implementare per gli stabilimenti che producono una varietà di prodotti sostitutivi della carne realizzati con ricette di base diverse. A seconda della frequenza delle modifiche delle ricette e del numero di singoli componenti che devono essere miscelati, la miscelazione continua può diventare molto complessa da orchestrare.
La difficoltà sta nel fatto che polveri diverse possono mostrare comportamenti di gran lunga diversi quando vengono distribuite, rendendo quasi impossibile automatizzare questa fase di lavorazione e ottenere risultati costanti ricetta dopo ricetta. Per questo motivo, spesso ha più senso utilizzare metodi di produzione in lotti per preparare miscele provvisorie di polveri proteiche sfuse.
Per questa particolare sfida di lavorazione, amixon® offre un sistema di miscelazione continua all'avanguardia che funge anche da miscelatore discontinuo di precisione: il miscelatore continuo AMK.
L'AMK è un miscelatore a spirale montato verticalmente con una qualità di miscelazione eccellente. L'AMK può essere utilizzato sia come miscelatore discontinuo che come miscelatore continuo. Può omogeneizzare in maniera discontinua premiscele complesse con oltre 30 componenti singoli e raggiunge qualità di miscelazione ideali. Questa premiscela viene trasferita in un'unità di dosaggio a funzionamento continuo, che a sua volta alimenta l'AMK. La premiscela può quindi essere distribuita microfine in grandi masse di base, come amido, latte o siero di latte in polvere, polvere di formaggio, polvere di cellulosa, sale, ma anche masse umide. L'AMK si svuota quasi al 100% e può essere pulito molto rapidamente, che sia asciutto, umido o addirittura bagnato. Le modifiche al ciclo di produzione possono essere apportate rapidamente.
Igiene e problemi di contaminazione
Inutile dire che la sicurezza alimentare è la massima priorità in qualsiasi impianto di produzione o trasformazione di alimenti. Ma come abbiamo visto, la produzione di alimenti a base vegetale richiede un'ulteriore considerazione in termini di prevenzione della contaminazione. Qualsiasi stabilimento che produce sia alimenti a base vegetale sia prodotti di origine animale può prevenire in modo affidabile la contaminazione solo tramite accurati protocolli di pulizia a umido. I miscelatori amixon® sono progettati per semplificare il processo di pulizia a umido in diversi modi:
Design igienico
I vani e le lame di miscelazione amixon® sono in acciaio inossidabile per alimenti e hanno una finitura liscia e igienica per ridurre al minimo l'accumulo di residui di materiale. L'albero di miscelazione viene azionato e montato solo dall'alto, dove non può entrare a contatto con i prodotti da miscelare. Le porte di ispezione sono prodotte con il metodo CleverCut®, per cui una guarnizione circolare viene inserita nella scanalatura, creando un sigillo a tenuta di gas e senza polvere che è allo stesso tempo vicino al prodotto e privo di spazi morti.
Tecnologia innovativa per uno scarico completo
I miscelatori amixon® a fondo conico possono scaricare rapidamente materiali sfusi fluidi senza segregazione. Ma la tecnologia ComDisc® consente di scaricare fino al 99,997% dei materiali anche nei miscelatori a fondo piatto. Installato nella parte inferiore dell'albero di miscelazione, questo meccanismo flessibile galleggia attraverso il prodotto durante il processo di miscelazione e scende sul fondo del recipiente una volta scaricato il materiale. Una volta sceso, spazza il fondo del miscelatore in modo radiale, spingendo i materiali verso la bocchetta di scarico. In questo modo si ha una minore perdita di prodotto e un miscelatore più pulito all’interno.
Meccanismo automatico di pulizia e asciugatura a umido WaterDragon®
Una serie di ugelli retrattili sono installati in punti strategici all'interno della camera di miscelazione. Dopo lo scarico, gli ugelli sporgono automaticamente dall’aletta a chiusura ermetica. Spinti dalla pressione dell'acqua di lavaggio, gli ugelli ruotano per lavare l'interno della camera di miscelazione. Il sistema è progettato per scaricare automaticamente l'acqua di risciacquo residua prima di immettere attraverso gli ugelli l'aria calda nella camera di miscelazione per asciugare completamente il miscelatore.
Qualsiasi stabilimento che produca sia alimenti a base vegetale sia prodotti di origine animale può prevenire la contaminazione soltanto attraverso accurati protocolli di pulizia a umido.
Conclusione
Oggi le alternative vegetariane occupano più spazio che mai sugli scaffali nei negozi di alimentari e sono sempre presenti nei menu di alcune delle più grandi catene di fast food del mondo. Alla luce della crescita sostenuta che questo settore di mercato sta vivendo, è impossibile negare che gli alimenti a base vegetale siano sempre più importanti per il futuro dell'industria alimentare globale.
Sebbene promettente, la produzione di alimenti a base vegetale deve fare molta strada prima che l'agricoltura animale diventi obsoleta. È necessario dedicare tempo, risorse e competenze aggiuntive alla promozione di una catena di approvvigionamento di fonti proteiche di origine vegetale diversificata. Inoltre, la creazione di una linea di produzione ad alto volume in grado di lavorare diversi ingredienti a base vegetale con fasi di lavorazione e tipi di prodotto diversi richiede ingenti investimenti in impianti e attrezzature di produzione.
Man mano che le normative riguardanti il cibo a base vegetale si inaspriscono e più finanziamenti iniziano a fluire verso i produttori, le attrezzature di miscelazione giocheranno un ruolo sempre più centrale nella lavorazione degli alimenti. Con prestazioni, igiene e flessibilità ineguagliabili, i miscelatori amixon® sono pensati per aiutare i produttori di alimenti a base vegetale a rivoluzionare davvero il modo in cui il mondo intero mangia.
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